ovvero della necessità dell'esistenza e dell'opera del traghetto mangiamerda
di Riccardo Artoni
Come sostenuto da autorevoli studiosi, stupido è colui che procura danno a sé e agli altri, mentre è intelligente chi procura il bene proprio e di chi gli sta intorno. Trascuriamo qui la trattazione biassiale del Cipolla [1], molto ricca e interessante, per derivare un modello più semplice all'occhio. Recupereremo tale ricchezza in un esempio finale. Dall'analisi dei casi della vita si può evidenziare che, qualora uno stupido incontri per caso un intelligente, esso provoca (con gioia o meno? A noi non è dato saperlo) la rovina di entrambi: si può esprimere ciò con il formalismo:
dove con X si identifica il fine ultimo, la merda quale esemplificazione della scoria o residuo secco che segue alla rovina. D'altra parte, qualora un essere intelligente incontri uno stupido, egli non può che riversare su di esso (malvolentieri? Ingenuamente?) il bene che egli produce in soprannumero per sé e per gli altri.
Tale processo necessita però della presenza sul campo di quel particolare cibo spirituale che permette all'intelligente di esercitare tale benefico influsso. Non ci preoccuperemo di investigare in questa sede quale sia la natura di tale cibo; ci si accontenterà di chiamarlo C. Pertanto si ha:
Ovvero l'intelligente nella sua azione disinteressata moltiplica il numero degli stupidi. In misura diversa e con finalità diverse le due specie devono riprodursi, i primi perché così recano il bene a se stessi, i secondi perché, fondamentalmente, "la madre de' grulli l'è sempre gravida". Così, considerando che entrambe le categorie abbisognino del suesposto cibo per riprodursi, si può scrivere:
Inoltre, come tutti, senza distinzione, chi è creato torna nella materia bruta prima o poi (e senza cena):
è ben chiaro che il nostro piccolo mondo, come il grande mondo che contiene chi scrive, se descritto solamente da queste 6 relazioni, è destinato a finire tutto in discarica dopo poco tempo, senza neppure prospettive d'incenerimento e conseguente produzione e dispersione di composti tossici cause di altri fenomeni di rimozione della specie S e I non trattati in questo studio.
Pertanto, acciocchè il sistema immateriale descritto possa, in potenza, vivere in eterno, occorre postulare una relazione del tipo:
ovvero, è dovere dell'intelligente trasformare la merda in cibo spirituale.
Si è così qualitativamente dimostrato il seguente
TEOREMA: in ogni società che si rispetti e che tenga in qualche conto la propria sopravvivenza fisico-spirituale, è necessario l'emergere di un processo di trasformazione della merda in cibo spirituale. Tale processo è definito l'OPERA DEL TRAGHETTO MANGIAMERDA.
È pertanto direttamente ricavabile il seguente
LEMMA: Acciocché sia possibile l'OPERA DEL TRAGHETTO MANGIAMERDA, è necessario l'esistenza del suddetto TRAGHETTO MANGIAMERDA.
COMMENTO 1. L'emergere del traghetto mangiamerda non può che avvenire in un oceano di guano quale frutto di un cambiamento strutturale del sistema descrivibile attraverso una biforcazione seguita alla variazione di un parametro nascosto che si lascia indovinare al lettore.
COMMENTO 2. Metodi Riproduttivi e Contraccettivi. Posto che tali metodi non funzionano sugli stupidi, i quali trovano sempre il modo per riprodursi in ogni dove (si pensi al caso Ferrara, nato dall'incontro sodomitico di un pastore tedesco di nome Joseph e di un elefante ariano dai denti marci). Si spera che la scienza trovi un freno, prima o poi, per tale epidemia. A tal proposito si ricorda che le difficoltà scientifiche in questo campo partono (anche in ragione degli strani fenomeni di moltiplicazione) dalla definizione incerta del regno di appartenenza di questi esseri. Per quanto riguarda i metodi più sicuri di contraccezione per la specie I, è garantita dalla stampa specializzata la metodologia seguente: video di Porta a Porta con Ferrara che pronuncia, sbavando dalla sua faccia larga di merda con una certa concupiscenza affamata, la parola feto.
COMMENTO 3. Ipotizzando reazioni elementari (?) tra le specie, l'andamento del sistema nel tempo può essere molto vario a seconda della scelta delle costanti cinetiche: il sistema può tendere alla morte generale, può giungere ad un valore stazionario ma vivacchiante, oppure più simpaticamente può assumere un comportamento oscillante. In figura 1 si mostra un risultato del modello complicato dalla presenza di altri attori (ma che non cambiano il comportamento qualitativo del sistema) come suggerito da Cipolla [1]; si nota come la merda sovrasti tutto, pur avendo il sistema un comportamento ciclico, e come ovviamente gli stolti siano sempre la maggioranza del genere umano (umano?).
Riferimenti Bibliografici:
[1] Cipolla, C. Allegro ma non troppo, Il Mulino, Bologna, 1988.
[2] F. Moccia. Tre metri sopra il cielo, Feltrinelli, 1992.
[3] A. V. C. Berbiguier de Terre-Nueve du Thym. Les farfadets ou Tous les démons ne sont pas de l'autre monde, Carpentras, 1821.
[4] A. Sivak, L. Coco. Le sante stolte della Chiesa russa. Roma, Città nuova editrice, 2006.
[5] R. A. Fortey. The ordovician trilobites of Spitsbergen. Oslo, Norsk Polarinstitutt, 1974-1975.
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