pudenda

sabato 28 novembre 2009

Cruccy

Sergio non credeva ai miracoli, ma un giorno, fuori da un caffè, trovò la risposta ai suoi crucci.

"Si puo ordinare nel regime di Online – la qualita del produttore – il 100% dell’azione utile


Le opinioni dei nostri clienti:

- Il sesso porta piu soddisfacimento. Lo stress e la tensione sono spariti. Lei non si rattrista piu, ora io non temo, che saro costretto a negare. E` una sensazione fisica sbalorditiva, dopo la quale segue lo stesso sentimento profondo.

- La cosa migliore del Vi e` la sicurezza della possibilita di «volare con autopilota»,
rilassandosi e senza la necessita` dell’entrare nel merito di quel fatto, che il pene continua a trovarsi in posizione verticale, anche quando tu sei interrotto (i figli battano alla porta della camera da letto, il cane abbaia, il preservativo scivola). Quando prendi coscienza del Vi, questo puo anche stare un grande regalo per la compagna. C’e solo un consiglio: non le dica, che lei prende il Vi: l’apprezzamento di se’ stesso femminile e` anche molto suscettibile.

- confezione confidenziale
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Ordini oggi e dimentichi delle sue delusioni, delle lunghe paure del rifiuto e le situazioni dolorose ripetibili."

Il giorno dopo, il sole calò sulla città alle 21e38.

giovedì 26 novembre 2009

Dei cachi in autunno

Ieri era domenica e Valentina aveva la sensazione di non essergli necessaria. Decise di prendere a calci le foglie. Per smettere di essere ferma. Si guardava come una bambina distrutta. Era arrabbiata perché lui non l' aveva avvisata che l’autunno la rendeva ancora più piccola. Oggi è lunedì e Valentina si commuove per i suoi calzini pesanti; a guardare bene è rimasta una foglia gialla tra le sue dita.

mercoledì 11 novembre 2009

Rutelli lancia il suo movimento, si chiamerà "Alleanza per l'Italia"


Perchè? Mi chiedo.
Ho la pipì che puzza di medicinali e non vedo il sole da giorni, se non in cielo, scorro lepido le pagine del satellite e finisco su RED, questo canale nato rudere sugli ingiusti ruderi di NessunoTV, se ben ricordo, e adagio i miei nembi su questa non pretenziosa MTV nostrana.
Lascio andare, e torno a studiare. Ad un certo punto, una fitta nel costato. Per un riflesso che la settimana, animale ciclico, ha insegnato ai miei gesti, mi alzo in direzione del cesso. Poi no, sento, capisco, mi giro: la musica si è interrotta, Rosy Bindi sta parlando.
E' il congresso del PD. Un brivido mi sale lungo la spina dorsale, mi aggrappo ad una sedia, guardo la porta, via di fuga lontana, sono da solo in casa. Ho paura. E adesso che cazzo faccio? Cazzo cazzo cazzo. Sono solo in casa, otto giorni di malattia mi hanno tolto forze e lucidità, ho paura.
Calma. Mi devo calmare. Movimenti lenti, fare finta di niente, è la cosa migliore. Senza smettere di stringere la sedia mi siedo, alzo piano lo sguardo verso la televisione, allungo la mano verso il telecomando, adesso a parlare è un giovane dall'accento toscano. Un suo acuto blocca il mio dito a pochi millimetri dal tasto "mute", la mano trema, la ritiro, rinuncio, cerco di respirare a fondo. Inspiro, espiro, inspiro, espiro. Chiudo gli occhi, comincio a ripetermi, a mezza voce: "la sinistra la sinistra la sinistra la sinistra la sinistra la sinistra oddio la sinistra la sinistra la sinistra esiste la sinistra non è un concetto la sinistra la sinistra la sinistra la sinistra non è questa non può essere questa la sinistra la sinistra la sinistra..."
La cantilena non smette, il pensiero per un attimo vola via, vola a te, che dove sei finito, che fine hai fatto amore mio, quand'è che abbiamo smesso di volerci bene, cominciano a comporsi le linee del tuo volto, i riccioli della tua barba, comincia a pronunciarsi la domanda, perchè, sto per chiedermi, perchè amore mio perduto, riapro piano, provvidenzialmente, gli occhi. Gad Lerner è sul palchetto.
E' sabato, c'è il pane fresco, spengo la televisione e la mia stupida commedia, capisco che il nesso di tutto sono solo io, le risposte sono semplici e tristi, che riduttiva che è l'esistenza, se la guardi quando non ti vede.
Mi faccio un panino col polipo, verso le tre lo vomito e mi rimbocco le maniche.