pudenda

domenica 31 maggio 2009

Bisognerebbe spiegarglielo

Io sono uno a cui piace dormire.
Sì, l'ho detto, che male c'è. Ha voglia Brunetta a dire fannulloni fannulloni. Io adoro dormire. La domenica per esempio, rimango a letto fino a mezzogiorno, mezzogiorno e mezzo quando non mi chiamano i miei genitori. Mi chiamano ogni domenica per chiedermi se vado a pranzo e quando mi svegliano mi incazzo e non ci vado, se no ci vado.
Lo so, mi piace dormire, stiracchiarmi e godermi le ore di dormiveglia, quelle in cui sei tu che decidi cosa sogni. Mi piace dormire anche durante i film. Mi sono fatto certe dormite. Me le sono fatte coi filmoni, mica con robetta. Non si dorme sui filmacci o su le serie televisive da due soldi. Si dorme su roba di qualità. Stanley Kubrik, Barry Lindon, 3 ore: dormito; Sergio Leone: C'era una volta in America, 4 ore, dormito; James Cameron, Titanic, due palle, tre ore: dormito alla grande.
Meno male che con la fibra ottica mi scarico un film al giorno e ogni giorno ho un film da vedere prima di addormentarmi, anzi, mentre mi addormento.
è così che mi va la vita.
Poi la mattina mi sveglio, verso le sette e mezzo, un caffé macchiato, un'ascoltata al telegiornale e mi fiondo in bagno. In bagno ci sto una mezzoretta. Sì, perché anche quello è un po' dormiveglia. Poi vado a lavoro. Pausa pranzo e poi lavoro. Finisce alle sei. Palestra o aperitivo e poi filmetto.
Poi adesso ho preso il dolby e il plasma: due mesi per il dolby e cinque per il televisore al plasma. E mi faccio certe dormite.
Solo che ci sono quelli di sotto. Perché non bastavano quelli che stanno a fare l'amore tutta la notte, che quelli ce li ho giusto al piano sopra e tu-tùn tu-tùn tutta la notte. E basta, ditemi voi, che gusto c'è alle quattro di notte ancora a fare l'amore. Le cose sono belle quando ce n'è parsimonia, non quando ci si ingozza. Come con le cose da mangiare, si mangia poco ma bene. Il troppo stroppia, lo dice anche il detto, cosa fai l'amore fino alle quattro tutta la settimana. Ma questi sono studenti, te lo dico io, che hanno tempo per farle, queste cose, che non sanno cos'è la vita.
E se non sono in casa a fare l'amore sono di sotto in piazza a fare casino. Si sfogano, questi disgraziati, non hanno la donna e allora urlano e fanno casino tutta la notte. E non è che chiacchierano, strepitano, urlano. Gozzovigliano. Fino alle quattro di notte. Come quelli che fanno l'amore. Ma dico io, non ce l'hanno qualcosa da fare? Non possono impiegarlo in altro modo il tempo? Non ce l'hanno una famiglia che gli dice di lavorare? Perché questi non studiano più, è evidente. L'università fa schifo, danno trenta anche se ti scaccoli davanti al docente. che l'università italiana non funziona più lo capisci dai tuoi vicini che fanno l'amore tutta la notte o da quelli che ti gozzovigliano sotto casa. Ma ti sembra vita normale? Anzi, ti sembra vita? E il mio Dolby? Che ci faccio? Come mi addormento? Avrò il diritto di addormentarmi.
Poi non dormo, vado a lavorare, rischio di addormentarmi e se mi addormento ho Brunetta che se la prende con me, ma invece di prendersela con me, Brunetta, dovrebbe prendersela con loro. Con gli studenti, che fanno l'amore e gozzovigliano. Che non sanno cos'è la vita vera. Che non producono.
Ma io non capisco, non gliela insegnano a questi, cos'è la vita vera?

1 commenti:

bruscansi ha detto...

potrei dire un sacco di cose.