pudenda

sabato 16 maggio 2009

Titoli:
Chi è la strada? Dove è la via?
Perché esiste il vigile?
Come arredarti una strada, manuale pratico.
Psicopatologia dell'arredo urbano.

di Ivan Favalezza


Premessa:
Sulla tazza e sotto la doccia ho avuto un'idea (ho un bagno piccolo) ma non la ricordo bene.

Effetti indesiderati:
Quest'articolo può indurre a sonnolenza, astenia, fotosensibilizzazione o secchezza delle fauci mista a irsutismo .

C'è il separé, la scorza fluida che filtra il bene dal male. È uno scudo naturale dal battito animale e non si tratta proprio di arredo urbano, anche se arreda a sbrega. L'Adige divide il retto dal non retto. I beati dalla feccia, Verona da Veronetta, la qual non è protetta.
Anche le panchine hanno il separé incorporato. Per tenerti sveglio, per tenerti su! Va meglio...peggio... agile scatto nella piazza consumata e disinfettata.
Poi c'è il paracarro elettronico Su e Giù che come separé non sembra un granché. Pensavo servisse a regolare il traffico. Invece filtra le genti, divide i SUV dalle Pande grossomodo. E non arreda bene come l'Adige. Il divieto d'accesso è sempre una questione problematica. I muri sono tanti ed è legittimo erigerne e farne crollare. Il problema è il filtro.

Sia la luce. E luce futile. E tutto illuminato che fai la notte in verde...'sti lampioni! Vapori di sodio ad altissima pressione a temperatura colore bassissima ma quel tanto per vegliare, per vedere, per proteggersi. La luce di chi si difende e di chi inquina. Si difendono col petrolio e uccidono la notte, mi inquino al loro potere. È arredo, è arredo? Si. I parchi buuui se li chiudono perché c'è la droga e non possono telecamerare. Divieto d'entrata. È arredo, è arredo? Si iiii.

Poi c'è l'occhio di Sauron, che qualcuno chiama dispositivo di controllo sociale e qualcun'altro “ufficio mobile di prossimità”. Vedono da lontano come falchi e magari non cercano niente ma registrano, microfonano? Rondano. Ronzano. Vagano. Prevengono. Costano. Telecamere, aree adibite alla loro video sorveglianza, yo! Intercettano. È arredo, è arredo? Mah.“È un’unità operativa di ultima generazione, con tecnologie moderne ed efficaci per l’attività di polizia. Sul tetto è montato un palo telescopico con una speciale telecamera in grado di filmare e registrare quanto avviene nel raggio d'azione della struttura mobile. Gli agenti potranno perciò stare a bordo del veicolo e controllare una zona ben più ampia di quanto la loro presenza fisica consentirebbe. È questo il primo esempio di videosorveglianza mobile a Verona, utile per vigilare nelle piazze e nei siti più critici della città, in funzione anche di prevenzione e di deterrenza contro la criminalità.” (www.portale.comune.verona.it)

Poi ci sono le ammonizioni, che come dei bei quadretti ti appaiono un po'ovunque. La grafica è dappertutto e arreda*. (* arredare significa configurare uno spazio con artefatti preesistenti. L'operazione non riesce quasi mai.)
I poster che intimano, i divieti, i cartelli, le paline, pericolo, stop, attenzione, passo carrabile, linee blu, pallini rossi. Un fragore cosmico. Non sono contro la regolamentazione del traffico ma contro la regolamentazione del decoro. Non voglio che uno spazio urbano venga arredato sotto la direzione artistica della chiesa cattolica. Non voglio i punteruoli che ti si infilano in culo quando mangi la piada alle 3. Non voglio che Giove diventi una nana bianca.

C'è un piano? Forse. Si crede ancora la piazza come il centro di aggregazione sociale mentre sono delle cristallerie vuote, con panchine monodose, fari verdi, occhi indiscreti. Sento freddo. Ah il parco è chiuso di notte così son tutti sottocoperta, al sicuro, senza puttane, droga o chessoio. È arredo, è arredo?

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