pudenda

lunedì 23 giugno 2008

Tiberio

di Andrea Masotti

Il mio cane va alla ciotola, sgranocchia un pò, si gira, si ferma a grattarsi, poi mi guarda e mi dice: "La condizione in cui maggiormente mi riconosco è l'assenza. E' la condizione in cui tutti dovrebbero maggiormente riconoscersi. Nel tempo fisico e nello spazio fisico non siamo che una brevissima linea e un piccolissimo punto. Prima, eravamo assenti. Dopo, saremo assenti. In tutto l'infinito altrove che ci circonda, che comincia dove il nostro corpo finisce, siamo assenti. L'assenza è la nostra condizione. Adesso per favore aprimi, che vado a fare la cacca."
Io gli apro e lo lascio uscire. Poi mi siedo ancora incredulo. Le gambe mi tremano, non riesco a deglutire. E' notte fonda, e io sono sconvolto: diomio, penso, ha ragione.

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