Due settimane fa all’università c’era il giorno della carriera. Ogni anno fanno questa cosa per un mese ci son manifesti dappertutto, il giorno tale nell’ora tale c’è il giorno della carriera, ma non lo scrivono in italiano lo scrivono in inglese, career day, suona molto più figo più professionale. Questo giorno della carriera metton su degli stand di cartone coi nomi delle aziende tipo calzedonia autogerma cattolica assicurazioni e dentro i cartoni ci sono questi consulenti con delle giacche di solito blu molto brutte e da quanto ho capito tu vai lì loro ti dicono come fare carriera nelle loro aziende. Io per principio la carriera sono contrario, ma apparte questo mio principio quello che proprio faccio fatica è vedere tutta la gente in coda per andare a parlare dentro questi cartoni con i consulenti. Un giorno ho fermato una ragazza in coda per il cartone di calzedonia Scusa, le ho detto, Ma tu cosa studi? Scienze della comunicazione, mi ha detto. Ah, le detto, ho capito, non fa niente. E me ne sono andato. Poi però non ce la fecevo ho fermato un’altra ragazza che mi sembrava di averla vista a qualche corso Scusa, le ho detto, non studi mica lettere? Si, mi ha risposto, perché? No, le ho detto, perché se studi lettere com’è che vuoi fare la carriera in un posto dove si vendono le calze i reggiseni i costumi da bagno? Le ho detto io. Perché tu cosa vuoi fare? Mi ha chiesto lei, il professore? No scusa, le ho detto, hai ragione, adesso vado a casa mi metto una giacca blu poi dopo torno mi metto in coda per le assicurazioni, si sa mai che faccio carriera anch’io. E già che c’ero prima di andarmene ho dato un calcio al cartone delle calze è venuto giù un pezzo di baracchino, mi han guardato tutti male, Cosa fai? Mi ha detto uno dei consulenti? Cerco di ritagliarmi uno spazio nella giungla del mercato del lavoro, gli ho detto, mica voglio fare il professore. Ti sta bene la giacca, gli ho detto, molto bene, si vede subito che sei uno che fa la carriera, si vede da lontano, si sente anche la puzza di tutta la carriera che c’hai addosso. Vai a casa che è meglio, mi ha detto giacca blu. Si è meglio, gli ho detto, che a star qui rischio di diventar come te, chiuso dentro un cartone, a sparare cazzate.
lunedì 2 giugno 2008
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3 commenti:
che snob.
Al tempo ero giovane. Ora lavoro part-time da hello kitty.
io faccio l'avatar e prendo pure bene
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