Me ne torno a casa pedalando
via Leandro Alberti è una via lunga con le villette
come via Nino Bixio a Verona
lunga dritta con quattro semafori che la segmentano
i lampioni fanno luce rada ma si vede bene
stasera non c'è nemmeno nebbia e poche macchine
vedo il semaforo rosso in lontananza e rallento
calcolo ormai maniacalmente i tempi di accelerazione e decelarazione
per non mettere mai il piede a terra
mi passa sulla sinistra una macchina grigia e si ferma al semaforo
la raggiungo con la forza d'inerzia
vedo l'arancione dei pedoni
preparo lo scatto per il verde che puntualmente arriva
passo in velocità la macchina ancora ferma alla mia sinistra
Mi scusi, sento dire alle mie spalle
inchiodo in mezzo all'incrocio tanto non c'è nessuno
la macchina mi raggiunge abbassa il finestrino
una signora che avrà cinquant'anni
penso voglia un'indicazione
Non si vede mica sa, mi dice la signora
Deve metterci un fanale lì dietro
non riesco ancora a dire niente
Si vede che non ci tiene mica tanto eh
come dire alla mia vita
siamo fermi in mezzo all'incrocio
non passa nessuno
col piede a terra guardo la signora
Ha ragione, non ci tengo poi tanto, le dico.
Mi rialzo sui pedali.
martedì 26 febbraio 2008
Foxy lady
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3 commenti:
che bel titolo...devi essere proprio fico!
giuditta
il titolo invece per me è l'unica cosa che non ho capito.
ma sei sempre davvero molto simpatico.
davvero.
e molto.
vero.
lto.
ingrid
quanto conosco bene quei quattro semafori! e i tempi di accelerazione e decelarazione. ho percorso quei tre minuti di strada tutte le mattine per cinque anni. l'ultimo faceva da spartiacque: a sinistra si va a scuola, dritto a casa del mio primo fidanzato.
goditi la tua prima primavera in via leandro alberti, che diventa ancora più bella. e concediti anche qualche svolta in via savioli, con i pruni in fiore. (una volta c'era anche un glicine bellissimo in via tambroni, ma adesso la pianto di gongolarmi fra le bellezze del mio quartiere...)
zia v
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