pudenda

lunedì 10 novembre 2008

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"il suono delle sirene e delle ambulanze
dovrà sovrastare quello delle auto di polizia
e carabinieri."
Francesco Cossiga


L'articolo d'apertura è molto importante, il lettore ne trae la prima impressione e quindi ne va di tutto. Il Traghetto Mangiamerda, cos'è? Due parole: Caldaia! Caldaia! Caldaia!
Rileggiamo quanto scritto finora: l'articolo d'apertura è molto importante, il lettore ne trae la prima impressione. Ma tu, lettore, non sei un facinoroso.
Il Traghetto Mangiamerda, cos'è? Due parole: Caldei! Caldei! Caldei!

Sono giorni di tensione, di strategia. Il gatto selvaggio sta per esplodere. La maggioranza silenziosa è ovunque: riempie le strade, gli argini, le ciclovie. L'autunno è così caldo che i carabinieri hanno ancora le divise estive. Nei parchi i vecchi sorseggiano tamarindo. Lina Merlin ha appena presentato il suo decreto al senato. Scelba1 gigioneggia.

E ancora, nel cuore delle cose, il giovane sprizzato si riconquista, combatte, ricerca la giustizia studentesca. Non lo ferma il blocco, non lo ferma Mariastella, non lo ferma la crisi. Avanti così. E infine oltreoceano, Morgan Freeman è salito al potere per salvare il culo al pianeta terra.

In questo malinconico bailamme il Traghetto Mangiamerda, fino ad ora appisolato su una stufa, si versa un Ferro China Bisleri e sentenzia.

Madonne e cicisbei, ecco il terzo numero e mezzo. Il terzo -vedi riquadro all'interno- gira da mesi nelle nostre case. Il quarto gira con maggior fortuna nelle nostre menti. Sarà un monografico sulla città e il delirio sicuritario.
Nell'attesa, bagnatevi con questo pamphlet veterorevanscista: quattro paginette di rancori, sconclusioni e cha cha cha.


1 Maria Turchetto, De l'ouvrier masse à l'entrepreneurialité commune: la trajectoire déconcertante de l'opéraisme italien, in J. Bidet e E. Kouvélakis (a cura di), Dictionnaire Marx contemporain, PUF, Paris, 2001.

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