pudenda

lunedì 5 novembre 2007

SonettoMangiamerda

di Riccardo Artoni

IN QUESTO GIORNO DI TEMPESTE E TUONI
C’INABISSAMMO IN UN MARON LICORE,
CH’AL NERO TENDE, DAL TREMENDO ODORE,
ACCOMPAGNATI DA CRUDELI SUONI.

IN QUESTO GIORNO NÉ ROMBI NÉ CONI
POTRAN GIOVAR, NÉ RIPORTAR SPLENDORE
IN QUESTO VICO, OVE SOLTANTO ORRORE
PROVA CHI IN TESTA HA DUE EMISFERI BUONI.

NOVELLI ORFEI, SENZ’ALCUNA EURIDICE,
VOGLIAM GETTARCI NELL’ISPESSA MERDA,
LADDOVE SIAM FINITI A NOSTRO MERTO,

LADDOVE PIANTI E GRIDA AVREM PER CERTO?
ANDIAMO, PESCHIAM CIÒ CHE NON SI DICE,
RINASCA ORA IL TRAGHETTO MANGIAMERDA!

13 commenti:

milza ha detto...

ripeto: lo so è vecchia ma mi piaceva crogiolarmi nella mia incapacità riesumando vecchi fecalomi.

duodeno ha detto...

parafrasando quel che qualcuno disse riguardo alla letteratura russa:

il futuro del traghetto
è nel suo passato.

piloro ha detto...

io comunque ho le lacrime agli occhi.
dev'essere otite

piloro ha detto...

Capra?
non hai capito un cazzo.
uno, sei duodeno.
due,
tre, metti a post i tuoi post.

adesso faccio casino.

melena ha detto...

non è otite,
direi cecale da iperfermentazione
per aumento acidi grassi

duodeno ha detto...

j mi ha anche rotto i maruoli coon queste questioni informatiche.

duodeno ora son duodeno. i vecchi post amen.
i nuovi credo saranno bestemmie in libertà.

un blog, un sito, un forum. Qui mi pare manchino un poco i contenuti.

O no?

Volevo solo dar fastidio. Ma resto ammirato e ammirante.

milza ha detto...

viva il contenitor!
la poetica del tetrapak!
prepariamo i contenitori,
per quando arriverà il
Contenuto!

piloro ha detto...

mancano i contenuti?
a parte la banalità dell'asserzione (contenuti? contenitori? ma siamo ancora fermi lì?), ma perchè non vi cagate il mio post di prima?
ci ho messo sforzo per scriverlo!
adesso piango.
così imparo.

milza ha detto...

scusa ma non sopporto i post di tale lunghezza.
adeso ci provo a legerlo

duodeno ha detto...

ho letto certo che ho letto.
E non perdiamo la calma.
mi sembra solo che non usciamo dall'autoreferenzialità.
E che siamo pochi anche.
E io per primo non ne esco.
Lo spazio mi piace e migliora di giorno in giorno.
Il resto arriverà.

valentina ha detto...

che sonetto sì soave! molto carino.
sto viaggiando nel blog per la prima volta e, ammetto, sono sorpresa.
piacevolmente.
peccato che con tutto questo leggere sto spendendo tempo prezioso. ma il tempo non è denaro, magari studio lo è un po' di più.
basta, mi faccio un caffè.

piloro ha detto...

è il nostro patavino ad essere soave.

milza ha detto...

più che soave,
valpolicella.