Questa volta ha ragione!
Non pensavo l'avrei mai detto riferendomi al nostro amatissimo sindaco veronese Flavio Tosi, uno che di sparate ne ha fatte parecchie.
Eppure qualche giorno fa, con mio stesso sgomento, mi sono trovato a pronunciare questa frase, lavandomi poi la bocca con la candeggina per tutto il pomeriggio.
Non mi riferisco alla pur condivisibile proposta di ripristinare la doppia entrata negri/bianchi sugli autobus e nemmeno alla moderatissima proposta di pulizia etnica. Questo si sa, è un terreno che accomuna tutte le persone perbene.
Mi riferisco alle esternazioni del rampollo leghista apparse su “la Padania” qualche giorno fa.
A Roma è stata seviziata e uccisa una donna da un cittadino rumeno. Fatto riprovevole e doloroso, che invita a riflettere e impone al mondo politico di interrogarsi seriamente sulle misure da attuare perchè ciò non si ripeta. Questo se non fosse successo a Roma.
Perchè cose del genere possono accadere -e accadono- in tutto il Paese, ma non devono succedere nella città di Walter Veltroni. Non dei romani intendiamoci, ma proprio sua, un po’ come l’Italia per Berlusconi, una proprietà privata.
Ecco allora che Walter, leader maximo di un partito che ancora non c’è, democratico di nome, ma che fin dalla campagna elettorale per le primarie si è tramutato in un partito ad personam, il nostro Walter non ci sta. Via allora un consiglio dei ministri. Sotto con i decreti a tempi record. Quando da mesi il Paese attende una delle tante leggi promesse dal programma dell’Unione.
Un ragazzino di 12 anni, Flavio Scutellà, di Scido (RC) è morto il 31 Ottobre perché non si trovava in tutta la regione una sala operatoria per operarlo.
A Bologna vengono stuprate in media due donne a settimana.
Nel sud Italia si regolano i conti tra faide camorristiche in pieno giorno, con tanto di passanti morti ammazzati.
Ma per certe cose non c’è fretta. Non ci sono consigli dei ministri convocati d’urgenza, non ci sono leggi rapide ed efficaci.
Roma è la città di Walter, ora c’è pure la sua festa del cinema. Lì certe cose non devono succedere.
Allora come non essere d’accordo con l’insospettabile Flavio Tosi quando dichiara che “Evidentemente un delitto a Roma ha un valore, mentre un delitto, anche più efferato, commesso in Veneto non vale niente. Trovo che l’atteggiamento del Governo sia veramente offensivo per la gente del Nord». E del Sud aggiungerei. E del centro. E delle isole. Ecc.
Come punto di partenza per la nuova forza politica del centrosinistra non c’è male. Ora la strategia è chiara. Scavalcare la destra nell’uso personalistico del potere.
Ma il vero capolavoro è restituire argomenti e credibilità a personalità come Flavio Tosi e la sua accolita di celtici nostalgici. Voce del verbo sdoganare.
Michele Barbolini
6 commenti:
Non dici male, buon Michele.
Ma attenzione, non diamo troppo peso al fatto che l'abbia detto l'importante mandibola del nostro primo cittadino.
Certo, che una ruga sia venuta a solcare la sua pianura cerebrale è un fatto di per sè già degno di nota, ma certo non basta a restituirgli argomenti e credibilità. I primi, se vuoi al singolare, la seconda è decisamente un'esagerazione.
Più in generale, si tocca un nervo fin troppo martoriato (e giustamente, ghe n'è da martoriare): la furbacchieria dei sempre soliti politicanti e il vaffanculo ormai codice e canale costante nel relazionarsi a questa imbarazzante classe dirigente. Ok.
Ma non sarebbe forse più interessante affrontare e approfondire -scriverci qualcosa!- un altro punto toccato dal tuo post? Parlo della mania sicuritaria dilagante, quest'isterismo della sicurezza strumentalizzato pompato e malato e le sue pericolosissime derive.
Mi rendo conto che non ti rispondo esattamente sul tema, ma sfiorarlo di sbieco ("Fatto riprovevole e doloroso, che invita a riflettere"...) cosi rischia di suonare come un'ovvia accettazione di questo stato di cose. In altre parole non è una critica a te (fusa di violini e sterco), piuttosto il tuo articolo mi ha dato lo spunto.
Forse invece il traghetto dovrebbe dire qualcosa in proposito. Qualcos'altro. Potrebbe.
J
sulla sicurtà vi invito a vedere anche il Lombroso blog che c'ha degli articoli, per non ripetersi..
da qui l'ho letto ogni tanto non mi sembra male..
o no?
chiaro che non basta questo per rendere credibili personalità come quella di Tosi. Ma offre a queste persone una facile sponda per far presa sulla gente. Creare sensazionalismo attorno a un caso, certo prreoccupante, ma non l'unico, è manovra politicamente scorretta. Quando i problemi che deve affrontare un governo sono molti, e si seguita a temporeggiare.
I rischi sono grandi se si va in questa direzione. Questo era lo spunto. o lo sputo.
M.
Poi rileggendo mi rendo conto che c'è poco spirito traghettico. Ma secondo me una sezione, come l'ho chiamata, "rigurgiti democratici" dedicata a temi attuali politici e non, non ci sta male. Son stato fin troppo serio, con tanto di firma finale. Mi sembrava fosse però il momento di sporcarsi un po' le mani.
M.
sembrava anche a me;
era inoltre ciò che suggerivo ai vv 10-13 del sonetto.
sporcarsi le mani,
trovare una dimensione
una forma
dare armonia
anche in questo la rinascita
rigurgito democratico anche di carta
poi sul blog è anche meglio
chè lo si può commentare in diretta:
Padania libera!
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