pudenda

lunedì 15 settembre 2008

Saggio

2 commenti:

piloro ha detto...

Beh, io non uso praticamente più i cd. Cioè, uso quelli che ancora ho da anni addietro, ma è da quegli anni che non mi capita di masterizzarne. Ne compro, ogni tanto, ai concerti.
Questione di soldi direi, e anche di comodità. Il formato dinamico, libero, non impresso indelebilmente su alcun supporto, è troppo più vantaggioso.
Ne pago lo scotto, a volte, di non poter ascoltare quello che voglio dove voglio, ma solo perchè devo ancora adeguare le tecnologie che accompagnano la mia deambulazione. Ancora per soldi, e per pigrizia.
D'altro canto, sono ancora pieno di cassettine. Registrate una per una con amore, con meticolosa attenzione di far stare le canzoni giuste nei due lati, ancora più romantica, nel riascolto, quando disattesa.
E poi ho anche diversi dischi in vinile, ereditati perlopiù da mio padre e da mio cugino.

Anonimo ha detto...

Sì, concordo col Jot, però ancora troppi pregiudizi gravano sui granchi paraplegici.