Sono come l'acqua, nella boccia, del pesce
quando il pesce è fuori.
non esco. sto dentro il mio involucro,
da me, non esco anche se lui non c'è.
è andato fuori, dove? da qualche parte chissà perché
e non torna.
Nessun abbandono, le sigarette, si tratta solo di sigarette:
"Vado a prendere le sigarette, tesoro!"
ora sono solo, lui è fuori, là dove? fuori
dove non siamo insieme, perché lui, forse,
si sentiva di troppo.
Quando il pesce è come fuor d'acqua, allora, solo allora,
comincia a fumare, comincia un vizio come un altro.
Ma io non esco, resto, anzi resisto, insisto, sullo stesso cerchio,
la boccia, senza che il tempo diventi attesa.
Non ho neppure un vizio, io. Non fumo, non bevo, non vado a puttane.
Sto dentro la forma, la forma che mi dà, la boccia.
Fuori il pesce forse si diverte, forse si è perso,
forse è a disagio e vorrebbe riavermi, io, sua acqua.
1 commenti:
Ma stiamo scherzando?
Benvenuto, papino. Un tappeto rosso e un imbarazzato tossicchiare. Sei pieno di lattuga tra i denti.
Il pre-puzio non è una parte del corpo. Il prepuzio, forse, del vostro. Ma il pre-puzio no.
Che siamo, la casa delle libertà?
Giusto oggi ad esempio ho messo in naftalina il mio futuro.
JP
Posta un commento