le interiora redazionali tutte per: Andrea Confalonieri
Squittìo di trombe, fiato ai duodeni.
Il Traghetto Mangiamerda proclama il vincitore della prima edizione del concorso di poesia inutile “Premio Sergej Šaršun”.
La redazione ha esaminato i molti testi arrivati, dopo guerre intestine, colpi sotto la cintola e distrazioni strategicheè giunto il verdetto.
Tappeto rosso per Andrea Confalonieri, milanese, che col suo testo privo di titolo sbaraglia la concorrenza getta nel fango (nella merda) gli avversari e si piazza qui, sul gradino più alto, a pochi centimetri dal suolo.
Rispettate le regole ferree del bando, lunghezza massima di tredici versi e mezzo, tre parole obbligatorie: spremilimone, fondocranici e velodromo. Il buon Confalonieri va ben oltre, sperimenta ardite soluzioni metrico-sintattiche, insegue l’analogia sonora, chiari i rimandi al post-platonismo rivisitato in chiave esistenzialista. Pane e baritonesi. Sfiora continuamente la sineddoche, ma appena vi giunge si ritrae per rifugiarsi nel nido della retrogradazione a croce. Non teme la rima facile, insomma un brao butèl.
Prima di deliziarvi con la poesia del trionfatore, un grazie a tutti i partecipanti. Brave tutti. Brave bene. Bene bis. Nel sito ci trovate omni i testi che hanno partecipato.
Ciccate qui. Proprio qui. Proprio. Qui.
Veleggiavo, sotto di me una piccola asse di fronte a me una piccola vela
quattro rotelle in tutto nel mio personal velodromo
e intorno a me
Capre macellate e Macellai incaprettati
Carne andata a male, da quanto il Male si e' fatto carne
Spremitori di limoni spremevano limoni con spremilimoni
Qualcosa di strano?
io lo faccio ogni mattina
e spremo limoni
negliocchinelleferitenellepiaghenellaboccasuperilnaso
E lascio depositare un sottile strato di succo acido sul fondocranico
siate fondocranici o fonopratici o fonografici o cronografici o mondotraffici
io mi alzo singhiozzo cinque volte e poi vomito.
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