parliamo del vento di maestrale
parliamo della sabbia, di quanto sappia essere cruda
parliamo di noi, del nostro patetico aggirarci tra gli abeti
quando qualche parente si sposa
ne dobbiamo bere ancora di mosaici per diventare ciò che siamo
altro che trasformare specchi in finestre
piuttosto
basculanti in zanzariere
vasi da notte in copertoni
nipoti in calembours
nasi posticci in salamino piccante
siamo orsù dei trasformatori!
degli adattatori!
delle triple!
dei fusibili!
delle ciabatte!
solo allora capiremo
solo allora
solo
lo dico adesso, ma è facile dirlo: capirlo lo capiremo allora
in un momento qualsiasi
sollevando il braccio dalla posata
o girando il mento verso la terza pagina
o sul finire di un complesso rito aeroportuale
lì lo capiremo
e sarà come un fulmine di pegasus.
23:31:32: ZAC!
3 commenti:
Pegasus: il cavaliere più imbecille della storia giapponese.
Ti spacco.
Nà pippa.
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