pudenda

venerdì 25 giugno 2010

Tra-slochi

Ho le tue costole sul mio sterno, il peso del tuo sonno sul mio respiro. Non ci stiamo muovendo, si muove il silenzio. Nero è il colore dei capelli che amo. Ho i tuoi capelli sul mio sudore, ma tu non hai le trecce sparse, siamo solo intrecciati nel sonno. Un cavallo si pettina le trecce in fondo al letto, così le lenzuola si perdono a terra, lui resta indifferente, io sto fermo. Questa è l'ultima casa che è la mia casa, penso già ad un'altra casa: tutta una questione di porte (chiuse) e patetici addii rimasti in sospeto. Ho la tua testa sull'ombelico, osservo la macchia sul soffitto, che non si dilata, non cambia colore, fa la macchia e basta. Mi sto distogliendo da qui, lascio la mia faccia nel tuo abbraccio, mi mangi la faccia, forse da un'altra parte mi chiamano (non lo senti?). Il tuo peso è il poco tempo che mi rimane qui, ho le cose da finire, la pelle da togliermi, c'è da farla finita e basta. In fondo al letto il cavallo mi guarda pettinandosi le trecce, nero è il colore dei capelli che amo, macchiate le pareti della casa che lascio.

1 commenti:

piloro ha detto...

uh, mi vibrano le piume.