pudenda

sabato 13 dicembre 2008

SCACCHISTI IN RIVOLTA

Sotto accusa Il caso Ivanchuk: rischia la squalifica perché, sconfitto, ha devastato una sala da tè ed è fuggito senza fare il test
Scacchisti in rivolta: no all'antidoping
La Federazione Fide vuole imporre i test perché ambisce a fare degli scacchi una specialità olimpica

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

BERLINO — Vive nel suo mondo, ha le sue stranezze, è lo scacchista più eccentrico del momento, Vassily Ivanchuk. Ma non per questo si può accusarlo di essersi dopato, dicono i suoi colleghi di scacchiera. Quel giorno, 25 novembre scorso, Olimpiadi degli Scacchi a Dresda, ha perso una partita che doveva vincere, ha preso a calci una colonna, ha messo sottosopra una sala da tè, non ha dato retta — probabilmente non lo ha nemmeno notato — al funzionario della Fide che gli chiedeva di fare il test antidoping. Furioso con se stesso, se n'è andato. Ora, dal momento che rifiutare è come essere trovati positivi, rischia di essere sospeso dall'attività per due anni.

continua... http://www.corriere.it/cronache/08_dicembre_13/danilo_taino_scacchisti_no_antidoping_19af6228-c8cd-11dd-ae8d-00144f02aabc.shtml

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